Sposarsi in tempo di crisi accorcia i tempi e le economie dei festeggiamenti. Si fa tutto in pochi giorni e si torna al lavoro, che è una cosa seria, indispensabile per la vita futura della coppia. Devono pensarla così anche questi "promessi sposi" torinesi: cartello appiccicato sulla saracinesca del bar di famiglia, nastro adesivo in tinta (per carità, non cediamo proprio su tutto) e biglietto che non rinuncia allo schizzo con la famosa panchina di Peynet. Valentina e Valentino si scambiano i cuori nell'aria, danzano su petali di fiori e si intuiscono i possibili amorosi discorsi. Un po' di romanticismo non guasta. Poi, vabbè viaggio di nozze corto, cortissimo: nozze l'8 e riapertura bar il 12. No, facciamo il 10. Meglio
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