Negli USA degli anni 30 Heinz lanciava il succo di pomodoro come il nuovo drink, l'aperitivo da high society in un paese che consumava poco sia il vino che le famose bollicine, salvo che nelle classi più agiate. Allora, un brindisi con il pregiato succo rosso, interpretato dall'omino con la faccia a pomodoro ma con monocle e cappello a tuba, proiettava nell'atmosfera degli anni ruggenti con una bevanda accessibile a tutte le tasche. Eppure, mentre circa 100 anni fa il pomodoro cercava di diventare "lord", aristocratico e esclusivo, un altro frutto della terra come la patata, sinonimo di semplicità quando non di povertà, venne rivalutato qualche secolo prima grazie a un'operazione di marketing ante litteram, firmata da Luigi XVI alla corte di Versailles. Per elevare la fama del prodotto sino al rango di cibo da re e coinvolgere un pubblico numeroso a farne uso, sua maestà commissionò un intero pranzo a base di patate, cucinate in mille modi diversi dai suoi chef, come diciamo oggi. E se le mangiava il re alla sua tavola.... Ecco, ieri Emanuele raccontava un po' di queste storie
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