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Aggiornamento di stato

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Maddalena di Magdala pare fosse una escort, come si dice oggi, che dopo l'incontro con il Cristo si pentì della vita dissoluta condotta sino ad allora, ritirandosi nel deserto a meditare sui suoi movimentati trascorsi. All'epoca, poi, le diverse Maddalene si prendevano cura del prossimo a partire dai capelli, che venivano unti con oli profumati. Anche per questo uno degli oggetti più riconoscibili nelle rappresentazioni iconografiche "delle penitenti" è proprio il vaso con gli unguenti. Accanto a altri accessori tipici delle disinvolte Maddalene, prima della conversione, s'intende. Come dire pettini, gioielli o specchi. Allusioni all'attività svolta, ma anche a una certa idea di beltade un po' traboccante. Una volta pentite con destinazione deserto, evidentemente, subentrano altri oggetti utili alla rappresentazione: cilicio, radici amare, teschio, croce, libri. Simboli di riflessioni su una vita in via di redenzione, a colpi di penitenza inflitti con gli strumenti fisici e morali del caso. Molti artisti si sono cimentati sull'argomento, scegliendo determinati spunti della storia e fornendone una propria visione. Tiziano la vede coperta solo di lunghi capelli, sensuale eremita, mentre Artemisia la vede ancora vestita con un sontuoso abito splendente. Un equilibrio delicato da affrontare, tra l'idea del peccato e quella del pentimento.
E la storia non finisce qui (./..)