Buona domenica con La bella Isotta (1856), l'unico quadro da cavalletto di quel genio di William Morris. Con i suoi amici Dante Gabriel Rossetti, Edward Burne-Jones, Ford Madox Brown e Philip Webb fondò la Confraternita dei Preraffaelliti e in seguito la società Morris, Marshall, Faulkner & Co. Padre nobile del design moderno, ha lasciato esempi splendenti della sua ricerca e della sua arte. Grande attenzione al mondo degli oggetti, alla decorazione e al simbolismo raffinato ispirato al Rinascimento. La bella e triste Isotta ritratta è sua moglie Jane Burden, ammirata anche da Rossetti, in una proiezione alla Jules et Jim di François Truffaut. Impulsi vitali e rimandi continui tra pittura, arti applicate, scenografie, design di interni, letteratura, musica e cinema che il bel video di Luca Beatrice durante il percorso espositivo mette in evidenza, spiegandone le ripercussioni sull'oggi. Precursori del New Gothic e, forse, ispirati dalle tematiche di ribellione preraffaellite sono alcuni registi contemporanei. ComeTim Burton e Francis Ford Coppola, con le loro visioni poetiche. Allo stesso modo, anche la moda di tendenza dark di Alexandre McQueen, o Karl Lagerfeld, John Galliano e Jean Paul Gaultier. E la musica di alcuni i gruppi del dark inglese come i Big Four, i Joy Division, i Bauhaus (un nome che dice qualcosa) e, soprattutto, i Cure. La mostra in corso a Torino, a Palazzo Chiablese, illumina Piazza Castello con un cuore di opere esclusive e di spunti di riflessione importanti, che testimoniano il passaggio dall'era vittoriana alla modernità. Fino al 13 luglio. Da non perdere. Ne riparliamo.
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