Ci sono espressioni dei nostri giorni non del tutto assimilate da un pubblico trasversale che attraggono e, insieme, incuriosiscono rispetto alla natura delle attività correlate, inserite nelle trame complesse di un oggi iperconnesso. Siamo tutti in rete, "luoghi dell'esperienza contemporanea", e capita spesso di sentir parlare di imprenditori e imprenditrici social per esempio o, più frequentemente, di influencer e di brand culture. È spontaneo chiedersi, dunque, come si diventi un "brand persona", come si sviluppa la connessione tra l'influencer e il suo pubblico o, per meglio dire, la sua community. Un fenomeno, questo, esploso a livello internazionale, utilizzato da famose aziende e persino da istituzioni che arruolano influencer per raggiungere precise fasce di pubblico: i loro follower, termine che conosciamo ormai per esperienza diretta. Così come quando si parla di pubblico, ovviamente, si parla di tutti noi, nelle diverse sfaccettature che ci definiscono all'insegna dei comportamenti adottati quali abitanti dei social, che usiamo per diletto o per interessi professionali. Allora, siamo sì consumatori, ma anche produttori di contenuti, interagiamo e esprimiamo pareri entrando in potenziali relazioni di contatto con gruppi di riferimento, senza intenzione di costruire relazioni sociali durature. Un dato significativo sui valori del nostro tempo.Riflessioni che abbiamo preso in prestito da "Influencer e Social Media", l'ultimo volume di Maria Angela Polesana che affronta in profondità questi e altri argomenti correlati, aprendo la visione completa sui social media, comprovata da un'estesa ricerca bibliografica. Polesana mette a fuoco non solo gli aspetti più salienti esaminati a fondo, ma fornisce anche una visione critica degli aspetti vincolanti dei social, meno evidenti ai più. Un testo importante, ben scritto, utile per chi si occupa di comunicazione, come per tutti coloro che desiderano fare luce su un macro argomento così centrale nella nostra società. Infine, per chiarezza, Maria Angela è una persona amica, conosciuta di persona e non virtualmente. Lo diciamo a scanso di equivoci, per fugare ogni dubbio: i complimenti sono spontanei di fronte a un testo di valore. Edizioni FrancoAngeli
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